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Risultati per: disegno

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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254846
Saltini, Guglielmo Enrico 25 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

veduta Roma, si dette ad operare e non senza lode. Sono ivi di suo disegno la Canonica di Santa Maria delle Carceri, la porta del collegio Cicognini e l

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FRANCESCO PACCAGNINI di Montalcino (n. 1780, m. 1832) non mancò di sapere. È fatta sul suo disegno la bella scala del convento di Sant’Agostino a

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riedificata con suo disegno (1818-32), l’atrio maestoso che serve d'ingresso al Collegio Tolomei in Siena (1818), la chiesa e la canonica di Fogliano

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bacino di quel porto il disegno del nuovo da costruirsi in Livorno; ma crediamo che nulla poi si facesse di ciò, e l’opera cadde in mani straniere

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annesse, a San Donato nei contorni di Firenze dal 1828 al 31; e per essere stato il primo ai nostri tempi, che facesse un disegno per la facciata di

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acconciarsi presso un lavoratore di alabastri in Volterra. Applicò quindi al disegno nell’Accademia fiorentina, e ben presto si dette a lavorare di

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del disegno sotto il Bartolini: ma la sorte nemica gli attraversò ogni via ad uscire dalla miseria, e lo condusse a morte prematura in una squallida

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. I lavori di squisito disegno e di perfetta esecuzione eseguiti nei monumenti della contessa d’Albany e dell’architetto Digny in Santa Croce di

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CLEMENTE SUSINI fiorentino (n. nel gennajo 1765, m. 22 settembre 1814), attese al disegno nella nostra Accademia e riuscì in breve a dipingere e far

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laboratorio, in breve rimase solo il Calenzuoli, che innamoratosi dell’arte, studiò indefessamente il disegno e l’anatomia, e si fece valente. Chiamato

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, fu giudicato superiore a quante pitture erano state fatte da un secolo. Grandioso lo stile, bella la composizione, corretto il disegno, buono il

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pregi di disegno; l’amplia tela per la galleria fiorentina de’ principi Corsini, esprimente Priamo trascinato a morte da Pirro, quadro di assai bella

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disegno di composizione, Saffo ed Alceo agli Elisi; la seconda (1809) col quadro a olio, Zenobia raccolta dal fiume Arasse. Pensionato a Roma, ivi

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disegno, questo artista del nostro tempo potrebbe dirsi sommo. Nondimeno raffrontandone i grandi meriti coi difetti (alcuni dei quali inerenti forse a

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, specialmente nel rappresentare interni e prospettive con buon disegno, grande verità e bellissimi effetti di luce. Colori molti quadri di cosiffatto

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del Carmagnola, ricavato dalla scena ultima della tragedia del Manzoni, e disegnò per la chiesa di Santa Croce il cartone del Sant’Antonio che

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corretto nel disegno e nella esecuzione finito. Fece poco, perchè spese la vita nell’insegnamento; ma i suoi quadri, e quello singolarmente, una selva

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ornati di stranissime fogge; la seconda barocca nell’insieme e nel disegno scorretta, non ha altro pregio tranne la tenacità della materia, la quale

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, disegnò anch’esso e incise assai bene a bulino. Stette prima molto tempo in Parigi, e poi tornato in patria successe al padre nell’insegnamento; ma

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, perchè seppe intagliare i suoi molteplici rami con perizia dell’arte e mirabile delicatezza. Fatti in patria gli studj del disegno, passò a Venezia sotto

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minori fortune, fu in freschissima età inviato a Venezia a studiare il disegno e la pittura sotto il valente Antonio Marinetti detto il Ghiozzotto

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figliuola. Ma il rame che fece nome in Europa al nostro Morghen fu la Giurisprudenza del medesimo Sanzio, tanta v’è dentro purità nel disegno

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sorretta da colonne d’ordine dorico è vaga e di buon disegno.

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quale non sapresti dire se riuscisse più grande nel disegno o nella incisione, vogliamo dire del ritratto di Leone X di Raffaello, esistente nella

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nel 1776 dette il disegno per la sala degli stucchi nel palazzo dei Pitti; ed ivi anche incominciò quella nuova parte di fabbrica che risponde sul

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